Per spostare bancali e carichi servono i giusti strumenti, organizzazione di magazzino e formazione.
I carrelli elevatori sono un strumento indispensabile nei magazzini di tutte le aziende che movimentano merci su bancali. La scheda Informativa 2019 pubblicata da ANIMA/AISEM e ASCOMAC/UNICEA, le principali associazioni di categoria a cui aderiscono tutti i maggiori costruttori e distributori di sistemi di sollevamento e movimentazione, evidenzia una crescita del settore nello scorso anno. Il trend è positivo da ormai già da 5 anni, con un mercato italiano che nel 2018, ha fatto registrare un +7% rispetto all’anno precedente, con un giro di carrelli pari a 51.557 ordini complessivi.
Il diffuso utilizzo di questi mezzi pone però un serio problema di sicurezza che riguarda non tanto, e non solo, i carrelli elevatori, ma anche mezzi all’apparenza meno pericolosi come i transpallet manuali ed elettrici. L’INAIL, Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro, ha dedicato un approfondimento alla questione.
Il fact sheet dell’INAIL sottolinea come degli oltre 8.200 casi analizzati la grande maggioranza degli infortuni sorga da un cattivo utilizzo del transpallet elettrico, con motore in ausilio alle operazioni di movimento e sollevamento. Sono 58 invece gli incidenti con transpallet manuale nel periodo analizzato, 48 gravi e 10 mortali. Guardando oltre confine, in Gran Bretagna si parla di circa mille incidenti all’anno dovuti agli strumenti di movimentazione di pallet.
Lo studio INAIL prende in considerazione due casi reali che dimostrano come la mancanza di adeguata formazione sia la principale causa degli incidenti sul lavoro con questi mezzi.
Altro dato importante evidenziato è che sono gli arti inferiori la parte più a rischio quando si utilizza un transpallet. Piedi e gambe possono entrare in collisione con carichi in caduta, con altri mezzi o strumenti di lavoro ravvicinati.
Una buona parte degli infortuni avviene a causa della caduta del carico movimentato oppure in seguito al contatto tra il manovratore del transpallet e qualche altro mezzo, molto spesso un carrello elevatore.
Altre casi frequenti sono quelli in cui l’infortunio avviene a causa di un contatto tra parti del corpo del lavoratore (quasi sempre i piedi) e parti del transpallet, oppure quelle dinamiche in cui un transpallet è posizionato sul cassone di un camion, utilizzato in operazioni di posizionamento del carico o di scarico, e nelle quali, per qualche errore nella movimentazione, esso si ribalta coinvolgendo il lavoratore.
A differenza dei conducenti di carrelli elevatori, per gli addetti all’uso dei transpallet non è prevista la frequenza obbligatoria di corsi di formazione (Accordo Stato Regioni del 22/02/2012). Devono però essere correttamente informati, formati e addestrati sulle caratteristiche tecniche dell’attrezzatura da utilizzare, sui limiti d’uso in relazione al carico da trasportare, nonché sulle tecniche di guida e di accatastamento (Art. 71, commi 3 e 7, e dell’art. 73 del d.lgs. 81/2008 e s.m.i).
Leggere il libretto d’uso e manutenzione è quindi fondamentale.
Accorgimenti di carattere generale:
Riguardo al transpallet:
Anche la qualità dei pallet su cui vengono stoccate le merci ha la sua importanza quando si parla di sicurezza della movimentazione. Quando si sceglie di usare pallet di legno, meglio usare quelli certificati e garantiti all’origine, cioè quelli col marchio EPAL.
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